41° International Film Festival of India

Opera Prima

Lungometraggio durata 90 minuti

Scheda tecnica: Opera Prima di Giovanni De Pasquale
Durata: 90 min
Soggetto: Felicia Grillo e Giovanni De Pasquale
Sceneggiatura: Giovanni De Pasquale
Musiche: Domenico e Giuseppe Lanza
Format:
35mm
Schermo: 1:1,85 Colore
Suono: Dolby Digital
Lunghezza pellicola:2400m
Rulli: 5

Sinossi: Storia di una giovane donna tra due amori uno reale ed altro virtuale attraversata da intrecci di spaccati di vita vissuta tra giovani gay, uomini sposati ed anziani, con riflessioni induttive di donne ed uomini sullo stato delle cose reali e squarci di storie frutto di fantasia e di vita all’interno di un virtuale quadro pittorico non completo e frutto originario del film.

Sintesi delle scelte operative di narrazione

Il Film nasce con la volontà di attuare  una miscela tra le tre forme d’arte: il cinema, il teatro e la pittura, coniugandoli in un’unica rappresentazione, dando a ciascuna una propria valenza:

  • alla pittura, quella artistica quale fonte di ispirazione e di pensiero frutto originario del tema del film (lettura “molto” personale di un quadro, non ultimato e senza il pittore);
  • al cinema, quella di rappresentare storie che danno emozioni attraverso lo sviluppo visivo;
  • al teatro, quello di snellire le tematiche cinematografiche che potrebbero essere troppo seriose, stancando, nei fatti, lo spettatore.

Tutta la sceneggiatura gira su questi tre fondamentali elementi; infatti, incontriamo il primo (la pittura) sia all’inizio sia alla fine del percorso, quale origine e fine di tutto; il secondo (il cinema) nella storia principale ed in quelle parallele; il terzo (il teatro) ad incastro da contraltare, con il compito di migliorare ed integrare la descrizione ed i contorni dei singoli personaggi.
I sentimenti sono la tematica fondamentale del film e sono gli unici effetti speciali, realizzati con dialoghi che narrano percorsi di vita vissuta: etero ed omo con riflessioni sugli anziani, con i propri errori e le proprie ragioni, anche presenti all’interno dei pensionati.
Il film narra la storia di una giovane donna tra due amori, uno reale ed uno virtuale, attraversata da altre storie di uomini e donne e le storie sono tra loro collegate solo dai dialoghi che a volte anticipano la scena successiva, a volte completano quella antecedente, risultando filo conduttore ed elemento portante del film.
Una storia a parte merita il cammeo su “Via col vento”, frutto di volo pindarico sul cinema storico e quello contemporaneo, che arriva quando il sogno della protagonista sembra svanito e si eguaglia allo stato d’animo di Rossella “ …quando tutto sembra perduto…” riletto, ribaltando i dialoghi originari dal maschile al femminile, legandoli a riflessioni sullo stato del cinema italiano.
L’inversione dei dialoghi è voluta, per rappresentare la femminilizzazione dell'uomo, così come è voluta la maggiore valenza delle donne, in contrapposizione alla debolezza degli uomini.
All'interno del filmato sono altresì presenti tre donne, in dialogo, alle quali vengono demandate riflessioni “senza tempo” di pensieri sul rapporto donna–uomo, uomo–donna.

Elementi oggetto di analisi

Film che inserisce lo spettatore in una dimensione in cui la Pittura, il Cinema ed il Teatro sono elementi portanti, attraverso la storia di una donna che vive due emozioni sentimentali una reale, contemporanea, ed altra virtuale, all’interno della quale i sentimenti prendono il sopravvento intrecciandosi con altri sentimenti, nascenti da situazioni a volte opposte a volte conseguenti, e che hanno per protagonisti: gay, uomini e donne, anziani, pensionati, nelle case di riposo, e la quotidianità del vivere.
L’alternarsi di tali fasi snellisce l’intero percorso lasciando sino alla fine lo spettatore in un continuo stato emotivo di ricerca di un percorso finale che, con un triplice colpo di scena, arriva attraverso un bacio ed un saluto da parte di una bimba moderna non facile ad essere abbindolata dal "primo venuto".
Da analizzare sono: i dialoghi; il percorso ad incroci in cui si ritrovano i vari sentimenti; i vari cavalli di audio e suono tra le varie scene che anticipano e/o seguono il percorso narrativo, la ricostruzione della parte finale del film “Via col vento”; l’abito rosso e le rose dispensatrici di vita e morte.
La colonna sonora inedita, molto dolce, che si snoda attraverso tutti i percorsi senza diventare invadente con tratti molto coinvolgenti. Gli autori Domenico e Giuseppe Lanza sono musicisti diplomati al conservatorio di Messina.
Un’opera prima che sicuramente farà e darà da discutere sia sui contenuti che sul modo con cui è stata prodotta, infatti, è stata realizzata dalla Global Future Production Films, in proprio, senza alcun aiuto economico da parte di ente pubblico e/o privato, ma con la piacevole partecipazione di amici, parenti e ragazzi provenienti dalle scuole di teatro di Messina, girato in digitale SD, montato su una workstation della società, con intuizioni e guizzi creativi che lasciano favorevolmente coinvolti.
Film interessante ed all’apparenza di facile lettura per l’uomo comune ma, sicuramente, pensato per palati intellettuali raffinati amanti del cinema.
Location: Sicilia (IT) - Protagonisti ed interpreti: Tutti siciliani con una buona percentuale per la prima volta sullo schermo, compresa la protagonista principale femminile Lucia Lucà Trombetta.

Punti di riflessione

Film che nasce dalla volontà di creare un cinema che…, “attraverso visioni più o meno oniriche di situazioni reali”, possa indurre lo spettatore a riflettere su quali siano le reali aspettative di vita, mescolando il tutto come frutto di fantasia e creatività.
Tale progetto viene realizzato con il racconto di storie che s’intrecciano e si sovrappongono guidati da un unico filo conduttore: "i dialoghi sui sentimenti" che, attraverso il divenire donna della protagonista, prendono corpo evidenziando varie sfaccettature di vita attraverso rapporti tra: donne, uomini, gay, anziani, che hanno vissuto complesse vite sentimentali, anziani negli ospizi, diversamente abili ecc. e gli elementi portanti di riflessione risultano:

  • Il sogno;
  • La creatività;
  • L'amore con la "A" maiuscola;
  • Il teatrino della quotidianità;
  • Il rapporto donna - uomo;
  • Il rapporto degli anziani negli ospizi;
  • L'omosessualità;
  • I diversamente abili.

Tutte le storie, hanno un loro percorso, e tutte dimostrano che se si ha la forza di combattere i traguardi arrivano, anche con percorsi dolorosi, ed anche, qualora, non dovessero arrivare comunque n’è valsa la pena di tentare di raggiungerli, sì da non avere rimpianti, solo a condizione di aver creduto in ciò che si è fatto, e che... anche quando tutto… pare sia perduto... ecco apparire la Rossella, di "Via col vento" (con una rilettura personale dell’autore) che pur accorata ed avvilita (nel film vero) cerca sempre di prendere forza da se stessa per superare ogni ostacolo.
Altre e più approfondite analisi appartengono al filmato sotto il profilo tecnico realizzativo, ma non si ritiene, in atto, di doverle approfondire.

director: Giovanni De Pasquale

Lucia Lucà Trombetta, Luca Fiorino Alessandro Arena, Angela Cundrò, Nunzia Lo Presti, Vincenzo Frantantonio, Salvatore Scarpulla, Elisabetta Zanghì, Nicolò Spuria, Felica Grillo, Mariapia Deodato, Giovanni Saija Bisazza, Salvatore Celano, Lorenzo Guarnera, Graziella Alfieri, Nino Pisani, Mimmo Manca, Eleonora Bovo, Stefania Pecora, Cecilia Foti, Federico Pandolfino, Francesca Munaò, Anna Egitto, Giovanna Zagami, Cettina Di Seri, Alfonso Falletta, Francesca Magno, Maria Marino, Saveria Fiorino, Alessia De Domenico, Oscar Cartagenova

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